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Bíblia LND-1991

Eclesiastes 1

1 Le parole del Predicatore, figlio di Davide, re di Gerusalemme.

2 »Vanità delle vanità«, dice il Predicatore

3 Vanità delle vanità; tutto è vanità«, Che vantaggio ha l’uomo da tutta la sua fatica in cui si affatica sotto il sole?

4 Una generazione va, una generazione viene, ma la terra rimane in eterno,

5 Anche il sole sorge e poi tramonta, e si affretta verso il luogo da dove sorge di nuovo.

6 Il vento soffia verso il mezzogiorno, poi gira verso settentrione; gira e rigira continuamente e ritorna a fare gli stessi giri.

7 Tutti i fiumi corrono al mare, ma il mare non si riempie mai; al luogo da cui i fiumi provengono, là essi ritornano nuovamente.

8 Tutte le cose richiedono fatica, piú di quel che l’uomo possa dire, l’occhio non si sazia mai di guardare, né l’orecchio è mai sazio di udire.

9 Quello che è stato è quel che sarà; quello che è stato fatto è quel che si farà; non c’è nulla di nuovo sotto il sole.

10 C’è qualcosa di cui si possa dire: »Guarda, questo è nuovo!«? Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto.

11 Non rimane alcun ricordo delle cose passate, e cosí non rimarrà alcun ricordo delle cose che accadranno tra coloro che verranno in seguito.

12 Io, il Predicatore, sono stato re d’Israele, in Gerusalemme,

13 e ho applicato il mio cuore a cercare e a investigare con sapienza tutto ciò che si fa sotto il cielo; questa è un’occupazione penosa, che DIO ha dato ai figli degli uomini perché vi si affatichino.

14 Io ho visto tutte le cose che si fanno sotto il sole, ed ecco tutto è vanità e un cercare di afferrare il vento.

15 Ciò che è storto non si può raddrizzare e ciò che manca non si può contare.

16 Io ho parlato col mio cuore, dicendo: »Ecco, io ho ottenuto grandezza e acquistato maggiore sapienza di tutti quelli che hanno regnato prima di me in Gerusalemme e il mio cuore ha visto molta sapienza e conoscenza«.

17 E ho applicato il mio cuore a conoscere la sapienza, come pure a conoscere la follia e la stoltezza; e ho compreso che anche questo è un cercare di afferrare il vento.

18 Poiché dove C’è molta sapienza c’è molto affanno e chi aumenta la conoscenza, aumenta il dolore.

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