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Bíblia LND-1991

Salmos 88

1 Cantico. Salmo dei figli di Kore. Al maestro del coro. Da cantarsi mestamente. Cantico di Heman, l’Ezrahita. O Eterno, DIO della mia salvezza, io grido giorno e notte davanti a te.

2 Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l’orecchio al mio grido,

3 perché l’anima mia è sazia di male, e la mia vita è giunta fino allo Sceol.

4 Sono ormai annoverato fra quelli che scendono nella fossa, sono come un uomo che non ha piú forza.

5 Sono abbandonato fra i morti come gli uccisi che giacciono nel sepolcro, di cui tu non ti ricordi piú e che sono recisi e allontanati dalla tua mano.

6 Tu mi hai posto nella piú profonda fossa, in luoghi tenebrosi, negli abissi.

7 Su di me si è abbattuta la tua ira, e tu mi hai travolto con tutti i tuoi flutti. (Sela)

8 Tu mi hai privato dei miei amici, mi hai reso per loro un oggetto abominevole; sono rinchiuso e non posso uscire.

9 Il mio occhio si strugge dal dolore; ti invoco ogni giorno, o Eterno, e tendo le mie mani verso di te.

10 Farai forse dei prodigi per i morti? Risorgeranno i defunti a lodarti? (Sela)

11 Si celebrerà la tua benignità nel sepolcro e la tua fedeltà nel luogo di distruzione?

12 Saranno le tue meraviglie conosciute nelle tenebre e la tua giustizia nella terra dell’oblìo?

13 Ma io grido a te, o Eterno, e la mia preghiera ti viene incontro al mattino.

14 Perché mi respingi, o Eterno perché mi nascondi il tuo volto?

15 Sono stato afflitto e moribondo fin dalla giovinezza; ho sofferto i tuoi terrori e sono smarrito.

16 Sopra di me è passata la tua ardente ira; i tuoi terrori mi hanno annientato,

17 mi hanno circondato come acque tutto il giorno e tutti assieme mi hanno sommerso.

18 Hai allontanato da me amici e conoscenti; i miei amici piú intimi sono le tenebre.

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